Relazioni efficaci
Ho perso la testa!
Chiediamo che le nostre scuse vengano accettate perché in quel momento non c'eravamo "con la testa".
Ebbene, la cosa migliore che possiamo fare è restituire alla gente la propria testa!
Paul Ekman – Felicità emotiva, 2010
Tuo figlio non vuole più andare a scuola?
Non mi trovo bene in un gruppo o in una classe?
In casa si litiga spesso?
Non sai con chi confidarti quando hai un problema?
Cos'è
Essere capaci di avere relazioni efficaci significa:
- creare e mantenere relazioni importanti, ma anche essere in grado di interrompere relazioni inadeguate
- essere assertivi, cioè capaci di affermare se stessi, dichiarare i propri bisogni e le proprie opinioni nel rispetto degli altri, delle loro idee e dei loro bisogni, senza prevaricazioni o sottomissioni
- saper scegliere e/o creare relazioni in cui:- “Ognuno dei componenti della relazione è consapevole dei propri bisogni, diritti e doveri” (Marmocchi, Dall’Aglio, Zannini (2004) Educare le Life Skills - pg.132
- ognuno è libero di esprimere e soddisfare i propri bisogni
- ognuno è libero di scegliere e si prende la responsabilità per le proprie scelte
- esistono buoni confini tra le persone coinvolte: non c’è fusione, conflitto o indifferenza
- il rapporto è positivo e costruttivo.
Perché svilupparla
L’essere umano è un animale sociale e sperimenta continuamente relazioni interpersonali nei vari contesti in cui si trova (famiglia, scuola, lavoro, amicizia ecc.).
Essere consapevoli delle proprie abilità nelle relazioni ci permette di potere esprimere le potenzialità per raggiungere una migliore salute sociale.
Sentirsi liberi di esprimere il proprio punto di vista con un amico o con un familiare piuttosto che essere sinceramente interessati a comprendere le istanze altrui anche se divergenti, senza per questo entrare in conflitto, sono abilità che generano relazioni autentiche e alimentano la fiducia in se stessi e negli altri.
Essere efficaci nelle relazioni significa raggiungere il proprio obiettivo in termini di soddisfazione dei bisogni e desideri.
Per avere buone relazioni è importante avere buoni confini con l’altro, cioè una buona consapevolezza di se stessi e dell’altro in modo da distinguere
- i propri bisogni
- le proprie emozioni
- i propri pensieri
da quelli dell’altro.
Quando non si hanno buoni confini interpersonali si creano i presupposti per una relazione difficile e spesso faticosa: ci si prendono le responsabilità di altri (figli, colleghi, genitori, ecc.), oppure si erige un “muro” per mantenere l’altro distante per paura che ci possa invadere.
Sentire i confini interpersonali ci permettere di essere in contatto emotivo con l’altro, utilizzando l’empatia, ma senza fonderci o sostituirci, capendo le sue esigenze.
ESEMPIO:
si pensi al cambiamento del bambino che da piccolo vuole sempre stare con il genitore. Poi, quando inizia la scuola, va nella cameretta a studiare e lascia la porta aperta finché, nell’adolescenza, inizia il tempo della “porta chiusa”. Come vive il genitore questo cambiamento? Rispettare la porta chiusa del figlio è difficile ma fondamentale per costruire una relazione efficace con lui. Riconoscere il suo bisogno di autonomia, seppure emotivamente sfidante, è il presupposto per una relazione in cui anche il figlio saprà riconoscere i bisogni e i confini del genitore. Quando il ragazzo o la ragazza non sentono rispettato questo confine…sbattono la porta, tagliano fuori il genitore, cioè alzano un muro! Lo stesso muro che a volta è fatto di silenzio.
Come svilupparla
Primo passaggio per sviluppare questa competenza è la consapevolezza del proprio stile relazionale.
Nella tabella sottostante sono descritti tre stili relazionali. Tu in quale ti riconosci?
AGGRESSIVO | PASSIVO | ASSERTIVO | ||
AZIONI | Competitivo
Incapace di gestire le proprie emozioni Cerca di umiliare gli altri Non interessato agli altri Non rinuncia al suo punto di vista |
Si rifiuta di assumere rischi e si dichiara d’accordo anche quando non lo è
Cerca l’approvazione e la protezione altrui È servizievole, obbediente, insicuro Lascia decidere agli altri Impiega le sue energie nell’evitare i conflitti |
Fa tutto quello che è necessario per raggiungere i suoi obiettivi senza calpestare i diritti altrui
Mostra fiducia in se e negli altri Realistico nelle aspettative Empatico Tende a cercare i comprendere e trovare soluzioni ai problemi |
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ESPRESSIONI NON VERBALI | Movimenti | Scattosi | Nervosi | Gesti aperti e cordiali |
Espressione del volto | Accigliata
Critica |
Annoiata
Assente |
Attenta,
Coerente alle parole |
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Contatto visivo | Inquisitore
Fisso |
Raramente guarda negli occhi | Diretto | |
Tono della voce | Critico, Sarcastico, FreddoStrilla | Sommesso
Lamentoso |
Limpido
Chiaro |
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STILE COMUNICATIVO | Ascolto | Cattivo ascoltatore | ------------- | Ascoltatore attento e ricettivo |
Espressione verbale | Incapace di comprendere l’altrui punto di vista
Diretto Tende ad etichettare e a criticare in modo distruttivo |
Indiretto
Non esprime i propri desideri e i propri sentimenti Esitante |
Afferma i suoi diritti e le sue aspettative
Sa respingere le richieste irrealistiche Non disturba l’ascolto Manifesta i suoi sentimenti e i suoi desideri e tiene conto di quelli altrui Pronto a dare e ricevere suggerimenti |
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EFFETTI | Su di sé | Rischia di rimanere isolato | Rinuncia ad essere se stesso
Disturbi fisici (mal di testa, di schiena, ecc…) |
Accresce la sua fiducia in sè
Si gratifica |
Sugli altri | Facilita l’emergere di timori e alleanze contro di lui | Perdono la stima in lui
La proteggono o, al contrario, la sfruttano |
Accresce la fiducia
Migliora la relazione Gratifica |
Hai individuato alcune caratteristiche che vorresti modificare?
Quali caratteristiche del tuo stile relazionale ti piacciono o ritieni più funzionali ad una relazione efficace?